19.08.2024 - 08:30, Inizio dibattimento
20.08.2024, Data di riserva

Luogo: I Aula penale
Caso: SK.2024.4

Natura dei reati

Causa Ministero pubblico della Confederazione contro A. e B. per titolo di infrazione all’art. 2 della legge federale che vieta i gruppi «Al-Qaïda» e «Stato islamico» nonché le organizzazioni associate (RS 122).



Osservazioni

A. e B. sono accusati di avere sostenuto finanziariamente l’organizzazione terroristica vietata «Stato islamico» (ISIS), inviando al figlio – partito per la Siria nel 2015 e sospettato di essersi unito all’ISIS come combattente – e ad altri membri dell’organizzazione importi di denaro per oltre fr. 50'000.-- nel periodo tra settembre 2016 e maggio 2019.



Collegio giudicante: Corte penale, Collegio a tre giudici

Lingua: Francese
28.08.2024 - 14:00, Lettura sentenza

Luogo: I Aula penale
Caso: SK.2023.24

Natura dei reati

Causa Ministero pubblico della Confederazione e accusatori privati contro A. e B. per titolo di truffa commessa per mestiere (art. 146 cpv. 1 e 2 CP), in via subordinata amministrazione infedele (art. 158 CP), e riciclaggio di denaro aggravato (art. 305bis n. 1 e 2 CP).



Osservazioni

Il 25 aprile 2023, il Ministero pubblico della Confederazione (in seguito: MPC) ha depositato, presso la Corte penale del Tribunale penale federale, un atto d’accusa nei confronti di un cittadino svizzero e saudita, nonché di un cittadino svizzero e britannico nel contesto del caso 1MDB.

In sostanza, il MPC rimprovera ai due imputati di avere messo in atto un piano volto a indurre il consiglio di amministrazione del fondo sovrano 1 Malaysia Development Berhad (1MDB), a stipulare, nel settembre 2009, sulla base di informazioni presumibilmente inveritiere, un contratto di joint-venture con il gruppo petrolifero PetroSaudi, società di cui uno dei co-imputati era l’avente diritto economico e l’amministratore unico. Secondo il MPC, gli accusati avrebbero agito di concerto con un investitore malese, allo scopo di arricchirsi. L’accordo prevedeva che, in cambio di una quota azionaria nella neonata joint-venture, 1MDB avrebbe immesso liquidità per USD 1 miliardo, mentre PetroSaudi apportato degli attivi costituiti da giacimenti petroliferi in Turkmenistan e Argentina, per un valore di 2,7 miliardi di dollari; attivi che, in realtà, PetroSaudi non possedeva.

Dopo la firma del contratto, USD 700 milioni liberati da 1MDB sarebbero stati trasferiti su un conto, aperto presso una banca in Svizzera, intestato a una società legata all’investitore malese con cui gli imputati avrebbero agito. Diverse decine di milioni di dollari sarebbero, poi, finiti nelle mani dei due accusati e della società PetroSaudi, senza servire gli interessi della joint-venture.

Inoltre, il MPC sostiene che i due imputati, successivamente e con le stesse modalità che hanno portato alla conclusione della joint-venture, hanno ideato diversi piani volti a indurre il consiglio di amministrazione di 1MDB ad autorizzare dei trasferimenti per un ammontare complessivo di USD 830 milioni, nel contesto di un prestito islamico successivo all’operazione di joint-venture. Questi fatti si sarebbero svolti tra il 2010 e il 2011. Anche questa somma di denaro sarebbe stata distratta. Infine, i due imputati avrebbero riciclato gli importi sottratti.



Collegio giudicante: Corte penale, Collegio a tre giudici

Lingua: Francese